Nasce a Torino nel 1925. Terminata la guerra consegue la laurea in ingegneria presso il Politecnico di Torino. Attratto dal mondo dei mercati, entra ben presto nello studio del padre, agente di cambio. Le sue doti fuori dal comune sono la chiave di una rapida affermazione nel mondo dell'alta finanza. Si sposa e nel 1951 nasce il figlio Guido, attuale presidente di Ersel; 7 anni più tardi nasce Paola. Nel 1965 è protagonista della fusione con lo Studio Treves, agenti di cambio tra i più affermati dell'epoca.
Grazie alla straordinaria intelligenza e alle doti umane di Renzo lo studio cresce rapidamente fino a diventare in Italia, con l'ingresso e l'apporto dei figli, uno tra i maggiori gruppi bancari privati. Sobrietà, riservatezza, lealtà sono le principali qualità umane di questo silenzioso protagonista della rinascita italiana, unite alla capacità di lettura non solo dei mercati ma del cuore degli uomini. Una personalità poliedrica che accanto al talento nel campo degli affari, coltiva la passione per l'arte e per il bello accanto all'amore per lo sport: grande campione di scherma, sciatore esperto, atleta completo. Soprattutto un filantropo: sua l'idea di un'organizzazione per l'aiuto ai bambini in difficoltà, oggi nota come Fondazione Paideia e grande l'impegno per la sua città che lo vede tra i primi soci della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, dove ricopre per due mandati la carica di Presidente.
Ma è la musica il vero grande amore di Renzo Giubergia. Suona il violino da giovane e rimane per tutta la vita un frequentatore di concerti e raffinato connaisseur. Da questa e dalle altre sue passioni nasce nel 2012 l'idea di questa Fondazione che si propone di intrecciare con grazia, come vorrebbe lui, i fili delicati dell'arte, l'amore per Il suo Paese, per il talento e per i giovani. Renzo Giubergia muore il 3 agosto 2010, lasciando ai suoi figli e ai suoi collaboratori una grande eredità, fatta di affetto, passione, rigore e umanità.