Fondazione Renzo Giubergia, nata per onorare la memoria e rinnovare l’impegno del Presidente di Ersel, si propone di aiutare giovani talenti musicali valorizzando al contempo luoghi di particolare interesse culturale e artistico del nostro territorio. Concerti, concorsi e altre iniziative di alto profilo, realizzate in collaborazione con le più prestigiose istituzioni musicali per promuovere e far conoscere spazi ed edifici di grande pregio architettonico o ambientale, spesso trascurati dal grande pubblico.
Paola Giubergia, Presidente & Andrea Malvano, Direttore artistico

L’attività istituzionale

De Sono Associazione per la Musica e Fondazione «Renzo Giubergia» si sono unite nel 2012 per avviare un progetto comune, perfettamente allineato ai rispettivi obiettivi istituzionali. I giovani sono al centro della sinergia, tramite attività che valorizzano i nuovi talenti. La De Sono opera nel settore della formazione musicale, tramite borse di studio, percorsi di perfezionamento e iniziative editoriali, fin dal 1988. Il suo lavoro dedicato alle eccellenze del territorio ha suscitato l’attenzione dei maggiori enti didattici, favorendo l’inserimento di molti strumentisti in orchestre e realtà musicali di respiro internazionale. La Fondazione «Renzo Giubergia» ha raccolto lo stesso impegno, impostando un ciclo di attività cucite attorno alle qualità dei giovani musicisti. Il conferimento di un premio annuale a un interprete emergente, presentato in occasione di un concerto solistico presso il Conservatorio di Torino, costituisce senza dubbio l’anima di questo progetto comune. Ma anche la rassegna di concerti in luoghi poco – o per nulla – esplorati del territorio ruota principalmente attorno alla partecipazione di musicisti promettenti, in fase di affermazione sulla scena internazionale. È proprio questo impegno nei confronti dei giovani a garantire un’intesa solida tra i due partner.

"La Fondazione è nata per ricordare Renzo Giubergia, la sua passione per la musica e il suo impegno costante nel coltivare talenti: la Fondazione opera alla sua memoria, ma soprattutto trae ispirazione dai suoi insegnamenti e dal suo raffinato culto del repertorio cameristico."

Fondamentale, fin dalle origini, è il sostegno di Ersel, che consente di inventare progetti innovativi, sfoggiando un coraggio piuttosto raro nel settore dell’organizzazione musicale: programmi inconsueti e sedi spesso difficili da trasformare in sale da concerto, o meglio programmi insoliti suggeriti proprio dalla storia, ogni volta differente, che si respira nelle location selezionate. L’attenzione con cui il pubblico, formato da appassionati e insieme amici della Fondazione, segue le attività dal 2012 attività conferma il valore dell’iniziativa. Paola Giubergia è presidente della Fondazione Renzo Giubergia. La direzione artistica è stata affidata a Francesca Gentile Camerana fino alla data della sua scomparsa, nel 2022, quando l’incarico è stato rilevato da Andrea Malvano.

Il Premio «Renzo Giubergia»

La Fondazione Giubergia in collaborazione con la De Sono conferisce ogni anno a giovani di talento un premio, che è insieme un riconoscimento a una carriera promettente e un sostegno concreto a un perfezionamento di livello superiore. Dal 2022 l’interesse della collaborazione si è focalizzato sulla settore della musica da camera, che spesso vede nascere formazioni brillanti prive tuttavia di un sostegno incordaggiamento. La selezione, grazie alla collaborazione di una giuria di fama internazionale, è riservata a gruppi under 26 che stiano avviando una promettente carriera a livello nel settore specifico.

Si sono formati in prestigiose istituzioni didattiche europee i premiati della Fondazione: dalla Hochschule für Musik di Basilea vengono il violoncellista Alessio Pianelli e il pianista Marco Scilironi, dall’Accademia «Emil Darzin» di Riga il violinista lettone Danil Bulayev, dal Conservatorio della Svizzera Italiana la clarinettista Maura Marinucci, dalla Hochschule für Musik und Theater di Amburgo la cantante Laura Capretti, dalla Haute École de Musique di Losanna l’arpista Tjasha Gafner, dall’Escuela Superior de Musíca «Reina Sofia» la flautista Sofía Salazar, dal Conservatorio di Mosca la pianista Alexandra Dovgan, dall’Accademia Chigiana di Siena il Trio Eidos. Docenti e concertisti di fama internazionale quali Thomas Demenga, Giovanni Sollima, Alessandro Carbonare, Gidon Kremer, Erik Battaglia e Letizia Belmondo hanno coltivato con le loro mani questi talenti, che ora continuano a crescere culturalmente e musicalmente attraverso un’attività concertistica prestigiosa e un perfezionamento adeguato alle loro qualità.

I concerti

La Fondazione organizza, in collaborazione con la De Sono, concerti presentando programmi variegati, spesso direttamente ispirati alle location selezionate. Il repertorio spazia dal barocco di Bach e Vivaldi, per arrivare alla musica elettronica, alle canzoni popolari e al jazz. Tra gli eventi più memorabili spicca la ricreazione sulle rive del Po di una condizione simile a quella che nel luglio del 1717 aveva visto nascere la Water Music di Händel sul Tamigi per omaggiare il sovrano Giorgio I. Ma ogni sede ha favorito riflessioni stimolanti sotto il profilo artistico, permettendo l’ideazione di programmi monografici, dedicati a temi specifici della storia e dell’estetica musicale: i chiari di luna nella terrazza del Planetario Infini.to, il repertorio folklorico nel Museo del Paesaggio Sonoro, il parallelismo tra le Stagioni di Vivaldi e Piazzolla a Palazzo Reale, la musica della strada, una pagina “rombante” come la Rhapsody in Blue di Gershwin presso il Museo dell’automobile, la «conversazione tra persone ragionevoli» (Goethe) del quartetto settecentesco nella Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze, la musica en plein air nei giardini di Villa della Regina, la musica delle stelle presso il centro ricerche areospaziali dell’ALTEC.

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